Comunicato. Mobilitazione: l’impegno continua
Una grande manifestazione nazionale a ROMA, sabato 28 novembre alle ore 14, medici e cittadini insieme, per ribadire i NO e i SÌ a sostegno del Servizio Sanitario Nazionale: è questo il nuovo impegno della Fnomceo e dei Sindacati medici e odontoiatrici, assunto a pochi giorni dalla conclusione degli “Stati Generali della Professione Medica e Odontoiatrica”. Di seguito, le loro motivazioni.
“Gli Stati Generali del 21 ottobre hanno registrato una compatta partecipazione e un lusinghiero successo, rafforzando in tutte le componenti l’orgoglio di appartenenza a una professione secolare, gloriosa, dalla grande connotazione sociale a fianco delle persone malate e sane.
La battaglia contro l’imperante tecnocrazia ed il pervasivo ed ottuso potere burocratico centrale e regionale è appena iniziata. L’impegno ora continua con una grande manifestazione nazionale a ROMA, nel pomeriggio di sabato 28 novembre, per ribadire i nostri NO ed i nostri SI a sostegno del SSN.
E al nostro fianco invitiamo tutti i cittadini attraverso le associazioni di volontariato e di difesa dei diritti per far sentire chiaro, alto e forte il NO deciso ad ogni forma di sottofinanziamento del SSN che porta inevitabilmente al razionamento delle risorse utili a rispondere ai bisogni di salute delle persone.
La sanità non è un costo ma un investimento: un paese più sano è un paese più ricco e nelle condizioni di creare maggiore ricchezza.
I soldi che vengono tagliati alla sanità vanno a coprire le esigenze clientelari di una politica affaristica e di sacche di corruzione e malaffare che ogni giorno evidenziano la loro faccia peggiore e la loro pervasività.
Rifiutiamo la svalorizzazione del nostro ruolo professionale, che mortifica il nostro impegno quotidiano; denunciamo l’imbarbarimento delle condizioni di lavoro che toglie serenità alla relazione di cura nella tutela del diritto alla salute di ogni cittadino.
I cittadini devono sapere che, mentre il governo taglia le tasse sulla casa, lesina risorse per curarli e riduce l’operatività e l’efficienza delle strutture sanitarie.
Chiediamo al Ministro della Salute un intervento forte e deciso che, al di là delle enunciazioni generiche, porti in primo piano, ai massimi livelli decisionali delle Istituzioni, la questione SALUTE del nostro paese.
La Salute è un bene fondamentale primario che va difeso e valorizzato:mai, e per nessuna ragione, può essere oggetto di scambio”.